MILAN AL TAPPETO

sabato 15 settembre 2012

Di nuovo una sconfitta fra le mura amiche. S. Siro ancora una volta espugnato. Dopo la Sampdoria tocca all'Atalanta passeggiare sulle ceneri di un povero Milan. E sono due, due bastonate su tre partite disputate. La partita vista stasera sembrava la fotocopia di quella vista due settimane fa contro i blucerchiati. Un Milan senza idee, impreciso e, cosa ancor più preoccupante, impotente.
C'è quasi l'impressione che l'undici rossonero sia consapevole dei propri limiti. Una squadra senza identità, a gioco zero e, a peggiorare il quadro, senza un briciolo di individualità. Non c'è collettivo né  giocate singole e in  panchina un mister che non conosce varianti a quel 4-4-2. Sullo zero a uno sceglie di togliere El Shaarawy, l'unico ad aver impensierito Consigli, per far entrare Bojan. Domanda: non si poteva provare con un 4-4-3? Nien, evidentemente il 4-4-2 è un dogma a casa Allegri. E' difficile esser fiduciosi dopo aver assistito a questi tristi spettacoli. Più facile essere realisti ed affermare che questo piccolo Milan non può avere ambizioni gloriose, tutt'altro. I primi tre posti sono una chimera, l'Europa League il massimo...che tristezza...

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