E' TORNATA ZEMANLANDIA

lunedì 3 settembre 2012

Il nome evoca un parco giochi, una zona di divertimento, di gioa e di emozioni. La traduzione suonerebbe più o meno così: "La terra di Zeman", un luogo dove di sicuro non ci si annoia. La sua filosofia è bel il gioco, nella sua essenza, la ricerca spasmodica del goal tramite la copertura di ogni spazio del campo. Il boemo, dopo un lungo esilio, è tornato più forte di prima. La nostra disgrazia è che non siede nella nostra panchina ma in quella della Roma. Poche parole, mai una di troppo, tanto lavoro e un obiettivo: divertire vincendo.
Il catenaccio lo lascia agli altri, non fa parte del suo vocabolario. Il simbolo di tante battaglie, la voce di tante denunce, dopo aver pagato ingiustamente la sua voglia di un calcio pulito, è tornato a far parlare di se dopo aver annichilito l'Inter a S.Siro grazie ad una prova sontuosa della sua squadra. Un'orchestra in campo in cui ogni singolo, seguendo lo spartito del maestro, contribuiva a tirar fuori una splendida melodia. Questo è il Calcio di Znedek che, negli anni, ha imposto nel gergo calcistico un nuovo aggettivo: zemaniano. Un maestro, un filosofo, che come in ogni scuola ha trovato molti adepti, non tutti però capaci di declinare il suo  verbo. Non è facile, divertire e vincere. Non è semplice segnare un goal più dell'avversario. Non è da tutti. In molti lo criticano, adducendo a critica il non aver vinto abbastanza. Poco importa se il boemo, in fondo, non ha mai avuto la possibilità di allenare una grande squadra. Lazio e Roma, allenate più di quindici anni fa, non erano assolutamente state costruite per vincere alcunchè. Vedremo cosa combinerà quest'anno, il Signor Zeman, alla guida di una sqaudra giovane e piena di buoni giocatori. La sensazione, maturata anche alla luce della passata stagione culminata con la vittoria del campionato cadetto in sella Pescara, è che abbia trovato il bandolo della matassa, abbinando al bel gioco una necessaria solidità difensiva. Squadra compatta, veloce e equilibrata, che sa muoversi su e giù per il campo, capace di sfruttare ogni angolo verde. Chissà se questa volta riuscirà nell'impresa di zittire i suoi detrattori dimostrando di saper anche vincere. Di sicuro, ne vedremo delle belle...

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