TERRITORI DA SACCHEGGIO

venerdì 28 settembre 2012

Non solo sul campo, ma da qualche mese a questa parte, anche fuori dal terreno di gioco siamo a tutti gli effetti terra di conquista.  Apri i giornali e, accanto alle giuste celebrazioni di quei giocatori che in questo avvio di stagione hanno incantato noi tifosi, vedi accostate notizie di mercato che in altri periodi sarebbero passate solo come bufale. "Ferguson innamorato di El Shaarawy" e "Galliani dichiara El Shaarawy incedibile". Inutile dire che le nostre menti fanno immediatamente un salto nel recente passato, accostando queste voci agli affaires Thiago e Ibra che, sulla stessa falsariga, hanno popolato ogni genere di mezzo di informazione. Possibile che la nostra reputazione abbia subito un  ridimensionamento tale  da farci passare come un'Udinese qualsiasi? In un mare di anonimato quale è la nostra attuale rosa emerge qualche giocatore degno dei nostri colori e subito, immediatamente, si rincorrono voci di ipotetici passaggi di maglia. Spiacevoli   situazioni che non si creano in squadre che vengono definite grandi. Non accade alla Juve, al Real, al Barça, 
ai due Manchester, al Chelsea,al Bayern o al Psg. Al Milan, invece, è diventata una pessima abitudine, frutto delle scellerate scelte societarie e tecniche che hanno portato via da Milano gruppi di campioni. E le grandi squadre, essendo a conoscenza della ormai nota politica di tagli messa in atto da Berlusconi and friends, si catapultano come avvoltoi sulla carcassa rossonera, strappando via dalla squadra milanista, quel che ne resta di buono. Siamo stufi e la misura è ormai colma. Abituati come eravamo a  non subire determinati atteggiamenti ma, tutto l'opposto, rivogliamo quello che era ed è sempre stato, il nostro Milan. Non terra di saccheggio ma fortino inespugnabile.

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