THE MATCH

domenica 25 novembre 2012

Milan-Juventus non è una semplice partita, non lo è mai stata e mai lo sarà. Più che una partita è La Partita. Se perdi stai male, se vinci godi per una settimana intera. Se poi pareggi dopo essere stato derubato allora produci tanto di quel liquido biliare da somigliare all'incredibile Hulk. Rispetto allo scorso anno, le gerarchie sono cambiate. non è più una sfida scudetto semplicemente perchè il Milan non  è più da corsa. 17 punti di differenza dicono chiaramente chi è la favorita, ma non sempre, in queste sfide, chi è favorito vince. L'obbligo rossonero è di scendere in campo con cattiveria e determinazione, la stessa carica agonistica che è un tratto peculiare della Juventus contiana. Batterli sulla grinta e arrivare sempre un centimetro prima di loro, questa sarà la chiave per metterli in difficoltà. Undici leoni per vincere questa sfida. S. Siro dovrà essere un'arena, un campo di battaglia e i nostri giocatori dovranno essere guerrieri prima che giocatori. Pirlo non dovrà respirare un secondo, non bisogna dargli il tempo di pensare, sia con le buone che, quando occorre, con le cattive. La squadra dovrà essere compatta, come mai lo è stata fino ad oggi, niente spazi tra le linee, reparti sincronizzati e attenzione a mille. Io questa sfida la voglio vincere, l'importanza è epocale, per il morale e per il proseguo della stagione perdere sarebbe una pietra tombale. La sconfitta non è ammessa, almeno per oggi, fateci sognare, non vi chiediamo null'altro...

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