COLPEVOLI DI DISASTRO

mercoledì 9 ottobre 2013

Una partenza di campionato disastrosa, ma ordinaria da quando in panchina siede Allegri, ci impone severe riflessioni sull'attuale stato delle cose in casa Milan. La rovinosa caduta di questa squadra però non può sorprendere nessuno, tantomeno chi, per mestiere o per hobby, si occupa quotidianamente  di Milan. I mali che si stanno manifestando non possono stupire, non essendo altro che la conseguenza di una somma di errori abnormi commessi da chi guida questa squadra da qualche anno a questa parte. Le criticità sono  tante e il tentativo   di dargli un ordine o attribuirgli una  sequenza temporale definita non risulta assai agevole. Quello che però non può essere messo in discussione è che c'è stato, in questo ultimo lasso di tempo, un concorso di colpa fra La Società - Dirigenza e Proprietà- da una parte, e l'Allenatore dall'altra. Sono questi due "organi" i diretti responsabili di un disastro che si avvertiva nell'aria già da tempo. 
La Società. 
Unica matrice dei numerosi problemi, vera responsabile di scelte scellerate ed illogiche. Detta la linea, impone programmi e decide il futuro, dando però importanza solo all'aspetto economico, inseguendo obiettivi di bilancio piuttosto che crescita del tasso qualitativo della squadra. E' ormai palese che l'asset  A.C. Milan sia diventato un peso per la famiglia Berlusconi e in tempi non semplici, fra un Lodo ed una Decaduta, è proprio il Milan ad essere sacrificato. I milioni di euro in uscita con destinazione De Benedetti dovevano pur saltar fuori da qualche parte, e visto che Mondadori è di Marina, e MediaTrade è di PierSilvio, cioè degli unici veri eredi del patrimonio di famiglia, ergo intoccabili, si è deciso di tagliare i cordoni della borsa rossonera e recuperare tramite saldi di stagione  un bel pò di milioncini. L'obiettivo è stato raggiunto, i ricavi sono stati proficui, la squadra però, è stata smantellata e quel che ne rimane è accozzaglia di scarti salvo qualche eccezione. 
L'allenatore.
L'uomo sbagliato al momento sbagliato. Incapace di fare quello per cui è pagato. Non in grado di insegnare calcio. In tre anni non è riuscito a fornire nemmeno lontanamente un'identità a questa squadra. Non ci riuscì quando aveva a disposizione giocatori eccezionali, figurati se può riuscirci oggi, avendo a disposizione la nazionale "Scarti dal mondo" . Appena arrivato decise di poter far benissimo a meno di Pirlo, lo mise ai margini del suo progetto e dopo un anno superò le perplessità della dirigenza convincendoli a non rinnovare il contratto. La lungimiranza della sua scelta passerà alla storia. Inadatto nel ruolo di motivatore, mai leader, senza autorevolezza e senza autorità. Ha gettato questa squadra in un'anarchia tattica non essendo stato in grado di imporre un modulo di gioco per mancanza di idee e convinzioni. Una debacle su tutti i fronti. L'unica ragione per cui siede ancora sulla panchina rossonera è legata a doppio filo alla mission aziendale: Risparmiare e Tagliare. Se pensate che quest'estate non hanno acquistato Honda per 3 milioni pensate che caccino Allegri e poi pagargli 2,5 milioni di euro per non lavorare?Senza contare i soldi che dovrebbero poi dare al nuovo allenatore...troppo, vista la situazione.
Tempi duri ci aspettano all'orizzonte, armiamoci di pazienza e non perdiamo la speranza, anche se chi visse di speranza disperato lo colse la morte...Lacrime e sangue...Lacrime e sangue...

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