DESOLAZIONE A S.SIRO

giovedì 31 ottobre 2013

Già la cornice non era motivante. Uno stadio semivuoto battuto da una pioggia incessante di una giornata uggiosa. Le premesse ambientali non erano il massimo, poi...Poi il Milan, con la sua prestazione decadente, autunnale, ormai divenuta prassi. Non fosse stato per la pennellata di Kakà che per un attimo ha riportato indietro le lancette dell'orologio fermandole in un tempo, ormai solo ricordo, in cui l'orchestra suonava ritmi pazzeschi. Già, passato, destinato a creare solo rammarico e nostalgia, perchè il presente è di una desolazione indicibile. Non c'è molto da dire sulla partita di ieri, nè in ottica di gioco(quale?), nè in ottica di classifica. Un pareggio che non serve a niente ed a nessuno, se non al Mister, alla sua panchina ed ai suoi proclami ottimistici. Lui è l'ultimo dei positivi, vede ovunque bicchieri mezzi pieni e continua ad essere felice per ipotetici miglioramenti che solo i suoi occhi si ostinano a vedere. A parte il miglioramento di Kakà e la continuità di De Jong, non si capisce quali siano gli aspetti positivi che il Mister sostiene di intravedere. Piuttosto preoccupa l'involuzione di Balotelli, che sembra essersi spento, diventando una controfigura del giocatore che lo scorso anno si caricò la squadra sulle spalle suonando la riscossa. Preoccupano i terzini, due degni di tale nome ed entrambi destri: Abate e De Sciglio. Il primo sembra essersi dimenticato come si calcia un pallone, il secondo, reduce da un lungo infortunio, che ha bisogno di tempo per ritrovare la forma e reinserirsi nella squadra. Preoccupano i goal che prendiamo, ormai 17 in 10 gare, uno in meno del record negativo stabilito nella stagione 83-84. Argomenti, quest'ultimi, che evidentemente non spaventano Allegri, ancora convinto di avere tempo e modo di sistemare una stagione quasi compromessa. Continua la sfida: è lui ad essere fuori realtà o noi tifosi con il nostro realismo?

0 comments:

Posta un commento