OTTAVA GIORNATA - LUCI ED OMBRE

OTTAVA GIORNATA - LUCI ED OMBRE

lunedì 21 ottobre 2013

Alcune considerazioni iniziali. Ormai è chiaro che il gioco non abita dalle parti di Milanello; così come è altrettanto chiaro che la personalità non fa parte del Know-how a disposizione di Allegri. Si rischia di essere ripetitivi, ma non correremmo il rischio se il Milan non offrisse, in serie industriale, prestazioni grige e scialbe . Non abbiamo un'anima, siamo maledettamente anonimi. Ogni match diventa rappresentazione sincera di una mediocrità generale che è divenuta sinonimo del presente rossonero. Cerchiamo però di essere ottimisti, è lunedì, giorno odioso per natura, e domani c'è il Barça, l'obbligo è di pensare positivo pena il rischio concreto di suicidio. 

Ergo:l'ottava giornata ha molti aspetti positivi che, viste le premesse, non erano affatto scontati. Andiamo per ordine e vediamo quali sono le note favorevoli dell'ultima tornata di campionato.

1. Tre punti. Sicuramente la cosa migliore.  3 punti che smuovono la classifica e scuotono un ambiente depresso sono ossigeno allo stato puro. Quasi una manna dal cielo che permette di affrontare l'imminente tour de force fatto di sette gare in 23 giorni, di cui due con il Barcellona, con un pò di tranquillità in più. 

2. La difesa. Non subisce goal che di per se è già una notizia. 

3. Gabriel. Il portiere brasiliano arrivato l'anno scorso e che sembrava essersi perso nei corridoi di Milanello gioca una buona partita. Finalmente Allegri capisce che i riflessi di Abbiati, gli stessi di un ultra ottantenne in riabilitazione post operatoria, non sono più compatibili con i campi del campionato italiano. L'avesse capito prima forse avremmo avuto qualche punticino in più.

4. Birsa Valter. L'uomo dei sei punti. Arrivato in punta di piedi, accompagnato dallo scetticismo generale, segna due goal, entrambi di sinistro, entrambi da fuori area, entrambi goal vittoria. Sorpresa.

5. Gli avversari. Il Milan vince in una giornata in cui perde il Napoli, la Juve e la Lazio e pareggia l'Inter. Non poteva andarci meglio.