NUMERI...

lunedì 26 marzo 2012

I numeri, sempre loro, spiegano tutto, meglio di molte parole. Utili a raccontare l'andamento di una squadra, buoni per misurane la solidità difensiva o l'efficacia sotto porta. Spesso si tramutano in una sentenza sempre inappelabbile. I numeri, insomma, parlano chiaro, nel bene come nel male, riassumendo inequivocabilmente il trend di una stagione.
Allora vediamoli i numeri rossoneri. 63 punti, di cui 12  nelle ultime quattro gare rispettivamente contro Palermo, Parma, Lecce e Roma. 10 goal fatti e 1 goal subito. 4 punti di vantaggio sulla Juventus. Numeri che lasciano poco spazio alle parole. Un bilancio più che positivo per una squadra che ha come obiettivo il 19°scudetto. Sempre i numeri, però, sono lì a disposizione per raccontare altri aspetti che con lo sport hanno molto a che fare: gli infortuni. Thiago Silva è solo l'ultimo in ordine di tempo ad alzare bandiera bianca proprio nel momento più delicato della stagione. Un mese di stop. 30 giorni ai box per uno strappo muscolare. Salterà la doppia sfida di Champions con il Barcellona e lo sprint finale del campionato. Partite che definire importanti sarebbe un eufemismo. Un periodo cruciale che, a seconda dei risultati, si potrebbe trasformare in gloria o, malauguratemente in disfatta. Un altro pilastro della squadra che non sarà a disposizione di mister Allegri. Brutta tegola, l'ennesima. Dopo sette mesi dall'inizio delle competizioni nazionali ed europee, i numeri, ancora loro, a dare la sentenza. Tutti i giocatori milanisti e dico tutti hanno subito almeno un infortunio. Reparti decimati, uomini contati, allarme continuo. A rendere meno amara la situazione l'evidente forza del gruppo, l'enorme qualità di alcuni giocatori, Ibra per tutti, e la sorprendente sostanza di chi è chiamato, quotidianamente, a sostituire le decine di assenze forzate. I vari Bonera, Muntari, El Shaarawy, Maxi Lopez, Mesbah,  Antonini, Emanuelson, Ambrosini, Amelia a non far rimpiangere i vari Cassano, Pato, Nesta, Abate, Boateng, Flamini, Aquilani, Gattuso, Robinho, Merkel. Infermeria sempre piena con i giocatori a passarsi il testimone. Recuperano alcuni e ti sembra che l'ecatombe stia per finire ma lo strappo,la distorsione, il risentimento è sempre lì, dietro l'angolo. Dentro i recuperati e fuori i nuovi rotti. Qualcuno, sul web, ci ha rinominato: "I Rottoneri". Un brutto soprannome ma fortificato da i numeri....sempre loro.

0 comments:

Posta un commento