ANALISI DI UNA SCONFITTA

venerdì 11 maggio 2012

Scorrono i titoli di coda di un campionato maledetto per il Milan. Si pensava in una facile riaffermazione per i rossoneri, un bis per Allegri e invece, a festeggiare saranno gli juventini. Triste finale per il mondo milanista. Vedere le feste a casa di altri grazie al nostro contributo è abbastanza deprimente, ma tant'è.
Molti i rimpianti attorno a questo campionato. Tanti gli sbagli. Enorme la sfortuna. Si può partire dalla cessione di Pirlo alla Juve, un errore di valutazione enorme da parte del nostro mister e, con  la stessa percentuale di colpa, della nostra dirigenza. Un giocatore dato per finito troppo presto che ha contribuito, più di tutti, alla vittoria juventina. Sorvolo sul suo atteggiamento umano, deprecabile la sua scelta di vestire la maglia bianconera dopo 10 anni di successi in rossonero, ma ciò nulla toglie al fatto che tutto si doveva fare tranne far partire uno dei migliori centrocampisti del mondo per farlo poi approdare a Torino. La dirigenza, già, la dirigenza.  Si è opposta, sbagliando clamorosamente, alla cessione invernale di Pato e non si oppose invece alla scelta di Allegri di tagliare fuori Pirlo dal progetto milanista. Altro errore è stato il mercato, anzi il non-mercato estivo. Partendo dal presupposto che non era necessario aggiungere molti innesti in  una squadra che era fregiata del tricolore vinto a mani basse l'anno prima, si è pensato di poter ripetere le vittorie dell'anno precedente con il mino dispendio economico. Sbagliato. Complici anche i troppi infortuni di quest'anno, era palese che il nostro organico presentava molte lacune. Si poteva supplire alle carenze emerse nella prima parte di campionato con il mercato di Gennaio. Non si è voluto. Mesbah e Muntari non sono bastati. A proposito di infortuni. E' fin troppo evidente che molte cose non quadrano. Un'infermeria sempre piena non è accettabile. Milan Lab avrà da lavorare e S. Siro non è forse più all'altezza dei tempi. Cosa aspettiamo a programmare uno stadio di proprietà?Lo Juventus Stadium è un sogno per noi milanisti? Le migliori squadre d'Europa hanno uno stadio di proprietà. Non è u  caso. Perchè da noi nemmeno se ne parla? Ultima critica. Delle migliori squadre viste quest'anno in Italia e soprattutto in Europa, un aspetto è evidente. Ognuna ha un suo modo di stare in campo, di giocare, di attaccare e di difendere. Noi no. Palla a Ibra e quel che viene viene. Non è possibile. Non è ripetibile. Ho bisogno di una nostra iedntità, che non abbiamo. Le nostre vittorie sono state  troppo spesso il frutto di giocate individuali e non di un'armonia di gioco. Non lo accetto. Non è da Milan.

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