IL GIORNO DOPO

lunedì 24 settembre 2012

La notizia del giorno, che già da ieri è corsa veloce dalle bocche della dirigneza verso ogni mezzo d'informazione, è che Massimiliano Allegri è stato confermato. Niente esonero dunque, per buona pace dei molti tifosi che lo reputano colpevole, a pari merito con la società e la dirigenza, del disastroso avvio rossonero. Non è bastata quindi, la terza sconfitta in campionato su quattro partite, maturata dopo l'ennesima prova da squadra provinciale a schiodare il tecnico livornese dalla panca del Milan.
Avanti così, con una media  che parla di meno di un punto a partita ed una continua assenza di gioco. Ciò che più mi colpisce, di tutta questa situazione che mai avrei voluto commentare, è la reazione di buona parte del mondo dei blogger e della rete in generale. In molti, dopo il 2 a 1 patito a Udine, vedono un bicchiere mezzo pieno. Il motivo? Ci sono stati miglioramenti sul piano del gioco. Sarà che sono astigmatico, ma io, nel bicchiere, non vedo nulla se non il fondo. In una partita in cui il primo cross( se tale si può definire il cross di mesbah) è arrivato al 13' del primo tempo, il secondo verso il 30' minuto e il terzo sul finire dei 45 minuti. Tre cross, quasi innocui e poca manovra che, salvo qualche sporadica occasione, non ci ha mai reso veramente pericolosi. Nel secondo tempo c'è stata una minima reazione che ha portato al momentaneo pareggio frutto, però, non di una trama costruita ma dalla magia che il piccolo faraone, uno dei pochi salvabili di questo scorcio di stagione, ha tirato fuori dal cilindro. Poi? Il nulla cosmico. E chi avevamo di fronte? la Juve, il Napoli, la Lazio? No, una piccola Udinese, capace di raccimolare un solo punto in tre partite prima di incrociare sul suo cammino la cenerentola Milan. Una squadra, quella friulana, che non è stata capace di chiudere la partita nemmeno con due uomini in più, paurosa e lontanissma parente di quella squadra che per due anni ha incantato l'Italia. Non era l'Udinese dell'anno scorso, tutt'altro. Eppure, anche con loro, abbiamo dimostrato tutti i nostri limiti. Come si fa ad esser ottimisti dopo aver perso contro una squadra che navigava, in nostra compagnia, nei bassifondi della classifica? Possibile che dobbiamo accontetarci di questo scempio? Come posso essere fiducioso dopo aver visto in campo tanta sufficienza, tanta mediocrità, tanta rassegnazione? Non capisco, continuo a non capire.

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