VECCHIO STILE

giovedì 3 ottobre 2013

Visto che fra tre giorni c'è Juventus-Milan, proviamo a dare un'occhiata all'altra sponda. La prima cosa che salta all'occhio è la classifica che vede i bianconeri al secondo posto con 16 punti, ben 8 punti in più del Milan. La classifica però, con la sua freddezza numerica, non ci dice quanti punti sono meritati e quanti invece rubati. Alla settima giornata, infatti, possiamo ragionevolmente affermare che la vecchia Signora si ritrova 4 punti in più: 2 rubati al Chievo e 2 al Torino. Con che classe poi! Al Chievo è stato annullato un goal di Paloschi per un fuorigioco assurdo, visto che l'attaccante veronese, al momento della corta ribattuta di Buffon, si trovava un paio di metri dietro la linea dell'offside. Contro il Toro invece gli è stato convalidato un goal viziato dal netto fuorigioco di Tevez che anche mia nonna di 84 anni avrebbe visto; a riprova che nel campionato italiano vigono due regolamenti diversi, uno valido per la Juventus, l'altro per il resto delle squadre. Morale della favola è che alla settima giornata la Roma ha sedici punti, frutto solo delle loro forze, noi ne abbiamo 8 anch'essi figli dei nostri limiti, loro ne hanno 16 di cui 4 regalati e 12 conquistati. Si ma in un campionato gli errori si annullano, si equivalgono, questo è il refrain dei garantisti ad intermittenza e per quel genio di Conte loro non hanno assolutamente rubato nulla perchè con il Toro c'era un rosso per Immobile e contro il Chievo un fallo laterale ingiustamente negato alla sua squadra. Solite patetiche giustificazioni a cui solo loro, o forse neanche loro, credono. Cari Gobbi che vi ostinate ad urlare continuamente di aver vinto 31,32,33,34 scudetti sul campo e 45 in cucina e 50 in campeggio e 99 in tribunale, la verità è la Storia ha già scritto le sue pagine e per tutto il mondo avete un marchio, un marchio orrendo, figlio di una sentenza nata da fatti inconfutabili, da anni di furti vergognosi la cui conseguenza è stata un aggiornamento del dizionario italiano che si è dovuto mettere al passo con i tempi e con l'evoluzione linguistica del paese. Uno sviluppo lessicale e semantico che ha visto nascere un sinonimo della parola Juventini, quella stessa parola che sentite ormai risuonare in ogni stadio e in qualsiasi latitudine, ben scandita e possibilmente urlata: LADRI!LADRI!LADRI!

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