GIORNO DOPO, GIORNO PRIMA

martedì 5 novembre 2013

Oggi è il giorno in cui si smorzano i toni, il giorno della riflessione, il day after, anche se a stagione in corso parlare di giorno dopo è sempre fuori luogo, essendo oggi "il giorno prima", vigilia di Champions, vigilia di Bracellona-Milan. Il caos in cui è precipitato il Milan però, rende tutto straordinario ed in questo disordine ti rendi conto che è normale parlare di Barbara Berlusconi e Galliani piuttosto che discutere della partita di domani, importantissima sia per i fini della qualificazione sia per il morale delle truppe. Fare finta di niente però è da sciocchi perchè la dichiarazione di guerra, pronunciata dalla figlia di Berlusconi e recapitata a Galliani tramite agenzia ANSA, produrrà certamente i suoi effetti. Il Rubicone è stato attraversato ed indietro non si torna. Il processo di "Degallianizzione" è stato inoltrato. L'obiettivo, nemmeno tanto velato, è costringere lo storico AD rossonero a lasciare volontariamente evitando accompagnamenti alle porte. Le prime teste cominciano a saltare se, come sembra, il primo a farne le spese sarà il direttore sportivo Ariedo Braida  a cui seguirà Allegri se dovesse tornare dalla catalogna con sacchetti di goal. Un'umiliazione europea, per questo Milan, sarebbe troppo. Questo però è futuro ed il presente ci parla di una guerra fredda, una tregua armata, cui solo le prestazioni sul campo, per ora, daranno un'evoluzione. Mai come in queste ore, tutti, da Allegri a Galliani, passando per Braida e Barbara Berlusconi, fino ad arrivare al capo vero, il fu Presidente Berlusconi, si augureranno che questo Milan possa ripartire spostando a data da destinarsi l'ormai inevitabile resa dei conti. 

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